Lo so, il contenuto di questo post sarà quello di una discussione da bar. Avete presente, quando dopo l'ennesimo bicchiere, qualcuno tira fuori la bacchetta magica e "spara" la soluzione a tutti i problemi. Questo è un po' quello che realmente mi è successo. Dopo l'ennesima discussione sulla crisi mi sono fermato a pensare: "Sì ma se il problema è avere i soldi per comperare da mangiare allora tanto vale prodursi (almeno in parte) il cibo da soli". Per quanto non abbia ancora tutti i capelli bianchi, ricordo che da piccolo i miei genitori avevano l'orto e le galline. Nella zona in cui sono cresciuto era una cosa abbastanza normale. Poi ci siamo dovuti avvicinare alla città e siamo andati a vivere in condominio. I miei hanno dovuto rinunciare alle galline (all'orto no!). Col passare del tempo anch'io mi sono comperato il mio bell'appartamentino rigorosamente senza orto, anche se vivo praticamente in mezzo ai campi. Come me molte altre persone e famiglie hanno dovuto abbandonare quell'attività che permette un sostentamento minimo ma pur sempre significativo. Significativo soprattutto in termini di valori. Non voglio assolutamente fare "la morale". Certo che in tempi di spread, bond e bla bla bla, sono in pochi quelli che sanno ancora zappare la terra e far crescere una zucchina. Mai come in questo periodo penso "all'attaccamento alla terra". Negli ultimi anni ci hanno fatto credere che tutto si può comprare, non serve sporcarsi le mani. Le energie andavano indirizzate in attività intellettuali (che poi magari ci avrebbero portato all'esaurimento nervoso). E allora tutti a lavorare dietro la scrivania, col computer e i software!! Ma chi produce la zucchina? Forse questa crisi ci farà fare un passo indietro o meglio, ci spingerà a riprendere quei comportamenti che fanno già parte del nostro DNA. Quali ripercussioni per il mercato immobiliare? (ed è qui che volevo arrivare!) Forse meno appartamenti in condominio e più casette singole con un giardino da utilizzare in parte ad orto. Forse le famiglie non cercheranno la città a tutti i costi. Forse, rimanendo o ritornando nei paesi dove i prezzi sono anche più accessibili, sarà possibile riprendere un sano contatto con la terra. Con questo non voglio dire che in futuro ritorneremo tutti a fare gli agricoltori e neppure che basti coltivare i pomodori per superare una crisi globale... Forse però nel recente passato la situazione ci è sfuggita un po' di mano e abbiamo abbandonato troppo presto l'arte del fare e del fare sporcandosi le mani.
Ok, ho messo nero su bianco il mio pensiero. Leggetelo con un sorriso. Manca poco alle ferie (almeno alle mie) e nessuno ha voglia di discorsi troppo pesanti.